Coronavirus (2019-nCoV): epidemia o pandemia?

Coronavirus (2019-nCoV): epidemia o pandemia?

Coronavirus (2019-nCoV): conosciamolo meglio per gestire la paura e l’ansia dell’epidemia!

Un coronavirus è un tipo di virus comune che provoca un'infezione al naso, ai seni paranasali o alla gola. Anche se la maggior parte dei coronavirus identificati non sono pericolosi alcuni si sono dimostrati letali, proprio come 2019-nCoV e i suoi predecessori MERS (2012) e SARS (2003).

Il 2019-nCoV è stato identificato dall'Organizzazione mondiale della sanità proprio nei giorni scorsi (gennaio 2020) generando panico, preoccupazione e stato di allerta in tutto il mondo. L’origine della diffusione si è verificata in Cina, dove numerose persone hanno già perso la vita e si riscontrano casi anche in altri stati.

Prima di passare ai risvolti psicologici di questa “pandemia” approfondiamo alcuni aspetti importanti.

Cos’è un virus?

Un virus è un microrganismo che, pur non essendo un vero e proprio essere vivente, ha la capacità di invadere un organismo e sfruttarne risorse e struttura per evolversi e modificarsi in modo parassitario. I virus si legano alle cellule organiche, superano le membrane cellulari e, una volta all’interno, rilasciano il loro contenuto modificando le caratteristiche genetiche.

Che cos'è un coronavirus?

Per la prima volta i coronavirus sono stati mappati negli anni '60, ma il mondo scientifico non ha raccolto  dati definitivi sull’origine iniziale.

I coronavirus appartengono alla famiglia Coronaviridae e prendono il nome dalla loro forma a corona ed, a seconda della tipologia, possono infettare sia gli animali che l'uomo. Utilizzano come materiale genetico l’acido ribonucleico (RNA): una specie di DNA elementare, che è deputato al medesimo scopo di codificare e trasmettere le informazioni genetiche. Al microscopio presentano la loro struttura infettiva (virioni) simile ad un piccolo globulo con intorno delle piccole punte che ricordano una corona reale.

Corona Virus

La maggior parte dei coronavirus si trasmette allo stesso modo degli altri virus che causano il raffreddore: attraverso le persone infette che tossiscono e starnutiscono, con il contatto delle mani o del viso di un soggetto infetto o toccando cose oggetti che sono stati contaminati.

È probabile contrarre un'infezione da coronavirus almeno una volta nella vita, soprattutto da bambini. Anche se i coronavirus sono più diffusi in inverno ed in autunno, chiunque può contrarre un'infezione da coronavirus in qualsiasi momento dell’anno.

Sintomi

Un’infezione da 2019-nCoV presenta Febbre elevata (90%dei casi), Affaticamento (80%), Tosse secca (80%) Difficoltà respiratorie (15%).

dati ansa

Il bollettino di ieri, 27 gennaio 2020, circa i dati del 2019-nCoV riporta 4500 casi confermati e 106 morti, ovviamente sono numeri destinati ad aumentare. I circa cinquanta milioni di persone residenti in Cina sono  in quarantena, ma ciò non ha impedito al 2019-nCoV di diffondersi in altri 11 paesi , compresi gli Stati Uniti .

Certo che questi dati, insieme a quanto osserviamo in televisione, ci portano a pensare che siamo nel bel mezzo di un evento catastrofico che in poco tempo colpirà un importante numero di persone.

I dirigenti della OMS ritengono che “per quanto non siamo al momento in presenza di un’emergenza sanitaria globale è importante non commettere errori”.

L’OMS ritiene che il numero di persone colpite dal 2019-nCoV è ancora relativamente basso se lo paragoniamo con l'influenza stagionale che registra circa 400.000 vittime ogni anno.

È utile anche sapere che mentre il coronavirus ha infettato soggetti in 12 paesi, tutti i decessi sono avvenuti in uno solo: la Cina. Ciò, ad oggi, rende la situazione più un'epidemia (un focolaio che si diffonde rapidamente all'interno di una popolazione) che una pandemia quindi diventa determinante arginare il più possibile la diffusione. Ovviamente l’evoluzione/involuzione richiede sforzi umani come le vite dei medici che sono morti e continueranno a morire per curare i malati affetti dal 2019-nCoV. La Cina ha probabilmente commesso un errore dichiarando il rischio globale come “moderato” e non “alto”.

Attualmente, quindi, l'OMS sembra soddisfatta dello sforzo della Cina nelle modalità adottate per affrontare l'epidemia di coronavirus. In sintesi sebbene la situazione sia certamente spaventosa e anomala, non è ancora una pandemia.

Se l’epidemia di coronavirus si dovesse evolvere in una pandemia, l'OMS potrebbe dichiararla un'emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale (PHEIC). E in quel caso la Cina non sarà ritenuta più in grado di gestire la situazione e sarà necessario l’intervento di altre nazioni.

Tutto questo meccanismo sta letteralmente acuendo i sintomi di chi soffre di ipocondria. Se è vero che le malattie infettive sono i killer numero uno dell'umanità bisogna essere più furbi del virus. Probabilmente non basterà isolare la Cina, ma le immagini della spettrale Wuhan con tutta la popolazione rinchiusa nelle abitazioni è piuttosto triste e sconcertante.

In USA è partito lo studio per lo sviluppo del vaccino e quindi bisogna ottimizzare gli sforzi sanitari per contenere il più possibile l’epidemia ed evitare che il giro del globo del virus non si trasformi in pandemia.

Autore:
Dott. Paolofabrizio De Luca, psicologo, psicodiagnosta, psicoterapeuta e psicosomatista 
paolofabriziodeluca@gmail.com  Tel. 3937763680

martedì 28 gennaio 2020

Le Vie del Benessere

Dott. Paolofabrizio De Luca
Psicologo - Psicoterapeuta - Consulente Tecnico d'Ufficio Tribunale di Napoli.
Studio in via G. L. Bernini 45 ed in via G. L. Bernini 76 - 80129 Vomero - Napoli. Tel. 3518112572
P.IVA 06096071219
Iscritto all'Albo degli Psicologi della Regione Campania num. 3473
© 2024

Privacy Policy - Cookies Policy

Sito protetto da reCAPTCHA: Privacy - Termini
Project and strategy by: Massimo De Luca