Emotivamente carichi!

La nostra mente possiede la grande capacità di produrre svariati stati d'animo. Per vivere bene dovremmo saper esprimere continuamente le nostre emozioni. La caratteristica principale delle mente umana consiste nella numerosa quantità di stati emotivi che è in grado di percepire e vivere psicofisiologicamente. Le emozioni sono l'alfabeto dell'anima, tutte indispensabili per comunicare il linguaggio interiore presente dentro di noi. I veri maestri della sfera emotiva sono i bambini. La vivono autenticamente, intensamente, pienamente. Dai fanciulli dovremmo imparare a vivere le emozioni in modo naturale, non soffocandole o tentando di controllarle. In questo modo saranno il nostro alleato per la vita. Ci indicano cosa è buono e cosa può essere deleterio per noi. Il loro manifestarsi è sempre positivo anche quando ci fanno emergere rabbia, paura, rancore, noia.

Sono sempre un messaggio prezioso che può far emergere i desideri profondi. Molte teorie concordano con l'esistenza di emozioni semplici e complesse, dove le prime (es. gioia, rabbia, sorpresa) sono presenti indifferentemente in tutta la specie umana. Le seconde si sviluppano dalla fusione delle basilari. Le risposte emotive possono dipendere dall'ambiente o emergere dal mondo interiore dell'individuo. Quando diventiamo bravi a riconoscerle siamo sulla via della consapevolezza e del pieno sviluppo personale. Gli stati emotivi ci possono salvare da una situazione pericolosa, ci fanno costruire relazioni importanti, ci consentono di rielaborare esperienze dolorose. Sono indispensabili per la nostra individuazione, ossia per consentire all'Io di avvicinarsi al Sé. Quindi, essendo tutte fondamentali per la psiche, non è opportuno dividerle in emozioni positive e negative. Possiamo comunque riconoscere quelle che ci fanno stare bene e quelle – spesso opposte – che ci fanno stare male. Se imparassimo davvero a valorizzarle ogni volta che emergono, senza trattenerle attraverso la razionalità, ci accorgeremmo di quanto siamo emotivamente carichi. Solo allora emozione e ragione potranno sortire un dialogo complementare positivo, che rafforza il nostro essere.