Ecco perchè non dimagriamo!

Il rapporto tra l'uomo e il cibo è retto da due aspetti significativi: il primo è il nutrimento del corpo e della mente, mentre il secondo concerne la soddisfazione di profonde esigenze atte ad esprimere il proprio modo d'essere.
Il comportamento alimentare ha cartterizzato anche i rapporti tra gli individui e le intere società. Ad esempio, la condivisione del pane quotidiano è simbolo, in molte culture, di amicizia. I momenti di festa, inoltre, sono accompagnati da lauti banchetti, come avviene nelle nozze.

Anche l'astensione dal cibo ha un forte contenuto simbolico, soprattutto rispetto alla religione e in quelli che sono i disturbi alimentari, come l'anoressia.
Il cibo è anche uno dei piaceri della vita. Alla nascita l'ingestione del latte materno è la prima esperienza che l'uomo prova e che, amche inconsciamente, lega a sensazioni positive ("latte buono") di piacere e benessere. Il latte, oltre ad essere nutriente, veicola emozioni e sensazioni che rimandano all'affetto, al calore. Durante l'allattamento il bambino riceve dalla madre sia nutrimento materiale che affettivo, ossia coccole, carezze e sostanzialmente amore.
Bachelard sostiene che "ogni acqua è latte", intendendo che ogni succo in grado di dare gioia rimanda ad un amore indimenticabile. Il cibo è associato anche alla famiglia come "focolare". Il pranzo è il momento della riunione dell'intero nucleo ed è anche l'occasione degli scambi verbali.
Il pasto è considerabile uno spazio di aggregazione sociale, dove tutti i commensali prendono parte della stessa sostanza e stabiliscono un legame profondo tra loro (affetto, amicizia, collaborazione, cameratismo).Il cibo può sinteticamente riassumere ciò che siamo. E' quindi legato all'identità rimandando, ad esempio, ai cibi caratteristici della nostra terra d'origine (Es. Dieta Mediterranea) oppure essere segno distintivo o di appartenenza (Es. Essere vegetariani).
Nell'antichità ogni sostanza indispensabile alla vita univa l'uomo al cosmo, in comunione con il divino. Svuotato del divino, il nutrimento ha oggi assunto, spesso, due valenze: un'espiazione (diete rigide) e l'autosdistruzione (mangiare più del necessario). Il cibo è sempre più indice di dipendenza e risulta un comodo "tappabuchi", dove a carenze affettive viene sostituito un compensatorio nutrimento alimentare. Ecco perchè non possiamo dimagrire nel corpo se abbiamo carenze psicologiche.

Paolofabrizio De Luca

Info Dieta Equilibrata Psicosomatica

sabato 23 aprile 2016

Le Vie del Benessere

Dott. Paolofabrizio De Luca
Psicologo - Psicoterapeuta - Consulente Tecnico d'Ufficio Tribunale di Napoli.
Studio in via G. L. Bernini 45 ed in via G. L. Bernini 76 - 80129 Vomero - Napoli. Tel. 3518112572
P.IVA 06096071219
Iscritto all'Albo degli Psicologi della Regione Campania num. 3473
© 2024

Privacy Policy - Cookies Policy

Sito protetto da reCAPTCHA: Privacy - Termini
Project and strategy by: Massimo De Luca