CONTAGION: strategie per la coscienza!

CONTAGION: strategie per la coscienza!

Nel sederci sul divano oggi accendiamo la tv e attingiamo continuamente informazioni sulla situazione generale. Forse il peggio è passato e forse no, di sicuro non abbiamo certezze!

L’Italia come tutti gli altri stati si preparano alla ripartenza nell’attesa di una cura o quantomeno del tanto atteso vaccino.

Questa sera sarà trasmesso in chiaro anche un film del 2011 che si intitola CONTAGION e che esprime un vero e proprio racconto parallelo a quello che stiamo vivendo realmente. Nel film il rischio della pandemia allerta il mondo e la OMS, proprio come abbiamo visto accadere nei primi mesi del 2020. Nel film il diffondersi di notizie false ed incontrollate alimenta la psicosi collettiva, innescando disordini civili.  

Per distaccarci un po’ dallo “stress da Covid19” proviamo, invece, a portare l’attenzione su noi stessi. Prendiamoci un momento ed applichiamo questa tecnica.

Stendiamoci sul divano, sul letto o su un tappeto ed assumiamo una posizione comoda… rilassiamoci ed ascoltiamoci!

Portiamo prima l’attenzione sui rumori dell’ambiente esterno, sulle immagini che abbiamo nella stanza, sulla finestra, sul profumo dei fiori, etc.

Mettiamo un sottofondo musicale rilassante e chiudiamo gli occhi.

Dopo qualche istante iniziamo a focalizzarci sul nostro corpo ed ascoltiamo: il respiro, il battito del cuore, un punto di tensione, un muscolo sofferente, un brivido, il caldo o il freddo.

Continuiamo in questa sorta di abbandono ed aspettiamo l’emergere degli stati emotivi. Ecco che potremo iniziare a percepire tutta una serie di emozioni e sensazioni come la gioia, un sorriso immotivato,  la noia o un disagio.

La mente produce queste sensazioni piacevoli o spiacevoli, ma parallelamente noi sappiamo di essere consci di tutto e favoriamo la consapevolezza. La percezione che abbiamo di noi stessi, delle sensazioni che proviamo attraverso il corpo, lo sviluppo delle nostre idee, il senso delle nostre azioni costituiscono la nostra coscienza, che, regolarmente, viene diretta verso l’ambiente esterno.

Il nostro stato di coscienza è generalmente “distratto” oppure “iperattivo”.  Nella distrazione perde le naturali, ma anche impercettibili, sensazioni che sono dentro di noi. Nell’eccesso di attenzione, spesso congela i contenuti emotivi perché ritenuti inaccettabili e sviluppa somatizzazioni oppure forme ossessive.

Leibniz osservò: “…ad ogni istante esistono in noi infinite percezioni senza coscienza e riflessione…”!

Rispettare la soggettività della coscienza, esplorandola in tutto ciò che produce, è la base per la soluzione dei sensi di colpa e di quelle sofferenze antiche che, apparentemente sepolte, impediscono di vivere bene e felicemente. Spesso in psicoterapia si recupera il rapporto con la coscienza attraverso l’introspezione!

L’emergenza del Coronavirus ha prodotto una serie di sintomatologie psicologiche, come l’ansia e il panico, proprio perché con la quarantena e l’isolamento sono emersi i conflitti personali e in molti casi anche relazionali e familiari. Per non soffrire… bisogna sapersi ascoltare, rispettando le voci di dentro che contagiano ogni nostra cellula continuamente!

Info
Dott. Paolofabrizio De Luca, psicologo e psicoterapeuta
paolofabriziodeluca@gmail.com  Tel. 3937763680

giovedì 30 aprile 2020

Le Vie del Benessere

Dott. Paolofabrizio De Luca
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